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6.9.2011, 11:08 - Archivio

Audi A2 concept – concetto di spazio nel segmento premium

• Spazio in abbondanza per quattro persone, su solamente 3,80 me-tri di lunghezza • Matrix Beam, dynamic light e abitacolo dal design innovativo e leg-gero • Potente motore elettrico per agili prestazioni di guida e un’elevata autonomia Con la sua A2 concept a propulsione integralmente elettrica presentata al 64° Salone dell’automobile di Francoforte, Audi offre un’ulteriore anticipa-zione della mobilità elettrica del futuro. Il prototipo rappresenta uno studio tecnico di ciò che è possibile realizzare nel segmento premium con volume-trie convenzionali; la concept car esposta offre spazio in abbondanza per quattro persone. L’Audi A2 concept misura 3,80 metri in lunghezza, 1,69 in larghezza e 1,49 in altezza; ciononostante, sulla strada ha una presenza elegante, potente e sportiva. La sua estetica pulita si concentra sulla sostanza: tutti i dettagli sono sobri, ma comunque con una forma di grande effetto. Il vetro scuro del tetto della showcar (verniciata di bianco) diventa trasparente con un sempli-ce tasto. Per quanto riguarda i fari, Audi presenta la prossima evoluzione della tecno-logia LED, evoluzione battezzata «Matrix Beam». Una serie di diodi luminosi e microriflettori generano una luce abbagliante molto chiara, ma non per questo accecante. Finissime fasce di luci diurne circondano l’ultraefficiente modulo LED degli anabbaglianti. I fari posteriori, anch’essi intelligenti, ade-guano la loro forza luminosa alle condizioni di visibilità. I retronebbia, con luce generata da diodi al laser, sono riconoscibili in caso di nebbia per la loro forma di raggio luminoso e proiettano sulla carreggiata un triangolo rosso per allarmare le vetture che seguono. Dal «muso» fino alla coda, sotto la linea delle finestre corre la cosiddetta «dynamic light», ossia una linea luminosa che nasconde una moltitudine di funzioni dinamiche e di nuova concezione. I sensori d’avvicinamento integra-ti riconoscono il proprietario e sbloccano automaticamente le porte per mezzo di un controcomando. Durante la guida, il dynamic light funge da li-nea continua di demarcazione ottica laterale. Se si attivano gli indicatori di direzione, gli impulsi luminosi percorrono l’intero fascio di luci. Oltre a ciò, durante le frenate un flusso luminoso rosso che parte dai gruppi ottici posteriori e si protrae in avanti segnala in modo intuitivo l’intensità della frenata agli altri utenti della circolazione. Il motivo del dynamic light è riproposto sotto forma di due archi separati anche nel cockpit della vettura esposta a Francoforte. Come l’intero abitaco-lo, il quadro strumenti si contraddistingue, oltre che per i comandi estre-mamente intuitivi, anche per le sue forme leggere e lineari. Il conducente attiva numerose importanti funzioni tramite le superfici tattili all’interno del volante. Inoltre, all’accensione del propulsore, alla destra del volante si sol-levano due ulteriori superfici di comando. Il profilo aperto serve da piantone; alla sua estremità gli ingegneri hanno montato un display da 7 pollici e due schermi secondari. L’Audi A2 concept ha un pavimento interno piatto. La consolle centrale è fissata al sedile del conducente, quella posteriore parte dalla parte posterio-re fra i due sedili posteriori. Le quattro poltroncine singole sono leggere e sotto i cuscini ribaltabili sono stati ricavati dei pozzetti portaoggetti. Fra i due sedili posteriori è possibile trasportare una bicicletta, sprovvista però della ruota anteriore. Il vano di carico è suddiviso in due piani, quello supe-riore è dotato di telaio con reti funzionali. Colori e materiali dell’abitacolo sottolineano l’impressione generale di leg-gerezza e funzionalità che si ha della vettura. Le ampie superfici, dalle deco-razioni spazzolate sulle portiere fino al rivestimento del pavimento, sono realizzate con un nuovo materiale derivato dal poliuretano che al tatto ri-chiama il neoprene; la parte centrale del pavimento presenta invece un ma-teriale scanalato in poliestere riciclato. Per realizzare i gusci dei sedili si è ricorso alla tecnica di soffiaggio del materiale sintetico. Nel cockpit, il mate-riale scelto per sottolineare la funzionalità è invece l’alluminio.

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